Aumenti salariali

19 Ottobre 2023
Categoria:
    Il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, in merito alla manovra per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, afferma che ci sono a disposizione 7,3 miliardi di euro se si comprendono anche i soldi per la Sanità.
    Più precisamente si è stanziato 5 miliardi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego con riferimento alla parte Stato. Più altri 3 miliardi sul fondo sanitario, specificando che di questa somma una parte significativa, 2,3 miliardi, saranno destinati ai rinnovi contrattuali di medici e infermieri. Quindi gli incrementi salariali interesseranno circa 1,5 milioni di dipendenti della Pubblica Amministrazione centrale, estendendosi presumibilmente anche ai 670 mila dipendenti del settore sanitario.
    Tradotta in euro, la novità vale quindi 662 euro lordi per gli operatori che occupano il primo gradino degli organigrammi ministeriali, in verità ormai quasi sguarniti, cresce a 778,7 euro per un impiegato tipo (seconda area, fascia 3), arriva a 845,7 euro quando si entra fra i funzionari (terza area, fascia 1) e sale fino ai 1.516,4 euro dei dirigenti di seconda fascia e ai 1.939,7 di quelli di prima, che occupano la cima dell’albero della Pubblica amministrazione.
    Nella scuola, che con i suoi oltre 1,2 milioni di dipendenti è di gran lunga il comparto più popoloso della Pa, le cifre dipendono dall’anzianità oltre che dal ruolo. Un professore delle superiori riceverà 829,2 euro se è in cattedra da meno di otto anni, mentre ne avrà 1.228,1 se la sua prima lezione si è tenuta fra 28 e 34 anni fa. Analoga, anche se con valori inferiori, la dinamica alle medie inferiori (le secondarie di primo grado, dove si va da 829,2 a 1.168 euro) e alle scuole dell’infanzia e primarie (da 765,6 a 1.056,2). Nella sanità la replica del sistema degli anticipi porterebbe 657,6 euro a un operatore di base, 1.053 euro a un infermiere specializzato (Ds3) e 1.516,4 euro a un medico.
    In busta paga, l’effetto del meccanismo disegnato dal decreto vede l’anticipo che si calcola come multiplo dell’indennità di vacanza contrattuale, la voce obbligatoria che viene assicurata nei periodi in cui il contratto è scaduto. E cambia in base alla qualifica, crescendo in valore assoluto quando si salgono gli scalini della gerarchia come sempre accade nei rinnovi contrattuali. Il sistema, però, è uguale per tutti, e offre una tantum una cifra pari a 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale prevista per ogni inquadramento.

Fonte: Redazione ALDEPISe sei interessato in merito ad eventi e novità previdenziali che riguardano il nostro Sindacato seguici su Linkedin

Correlati

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram