Il nostro Codice Penale dedica un intero capo, gli artt. dal 453 al 466-bis, ai reati derivanti dalla “falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo”, prevedendo pene molto severe (si arriva anche a 12 anni di carcere) per chi si macchia di fattispecie delittuose come, ad esempio, la messa in circolazione di monete contraffatte o alterate.
Non spendere le banconote false
Quando si ha il dubbio che una banconota in nostro possesso possa essere falsa, c’è una sola cosa da fare, non si deve assolutamente tentare di spenderla o comunque di farla circolare, perché tale comportamento costituirebbe un reato, ma ci si deve invece recare presso uno sportello bancario, postale o della Banca d’Italia per farla esaminare. Gli addetti, ricevuta la banconota sospetta, avranno l’obbligo di ritirarla e trasmetterla al Centro nazionale di analisi delle banconote sospette di falsità presso la Banca d’Italia in Roma, previa redazione di un verbale, con rilascio di una copia all’esibitore della banconota.
A quel punto, se il Centro di analisi della Banca d’Italia accertasse la legittimità della banconota, l’esibitore verrebbe rimborsato dell’intero importo, nel caso contrario nessun rimborso verrebbe eseguito.
La diffusione
Nello scorso anno la Banca d’Italia ha riconosciuto false oltre 65.000 banconote in €, per la maggior parte in tagli da € 20,00 e da € 50,00, ritirandole dalla circolazione, ma questo non significa che il fenomeno della falsificazione sia cessato, tutt’altro, per cui può sempre capitare di ricevere banconote false da altre persone e magari spenderle in buona fede in un momento successivo. Se ciò dovesse accadere, senza che sussista quindi alcuna intenzionalità da parte nostra, il reato non sussisterebbe ma questa circostanza dovrà probabilmente essere provata nel corso di un processo, a seguito della denuncia ricevuta.
Il consiglio, ad ogni modo, è quello di evitare sempre di farsi prendere dalla tentazione di disfarsi di una banconota della quale ci siamo resi conto della falsità solo dopo averla inconsapevolmente ricevuta, spendendola. In tal caso si rischierebbe una condanna alla reclusione o alla multa. |
Come riconoscere le banconote?
A monte di tutto, secondo Bankitalia, il modo migliore per proteggersi dalle falsificazioni e per evitare la perdita di denaro che deriva dall’aver accettato una banconota falsa, è conoscere bene quali sono caratteristiche di sicurezza presenti sulle banconote.
Nell’esempio che segue (Fonte: Banca d’Italia) vengono riportate le caratteristiche di sicurezza presenti su una banconota da € 100,00 e le azioni da svolgere per effettuare il controllo per verificarne l’autenticità.
Il nostro Codice Penale dedica un intero capo, gli artt. dal 453 al 466-bis, ai reati derivanti dalla “falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo”, prevedendo pene molto severe (si arriva anche a 12 anni di carcere) per chi si macchia di fattispecie delittuose come, ad esempio, la messa in circolazione di monete contraffatte o alterate.
Non spendere le banconote falseQuando si ha il dubbio che una banconota in nostro possesso possa essere falsa, c’è una sola cosa da fare, non si deve assolutamente tentare di spenderla o comunque di farla circolare, perché tale comportamento costituirebbe un reato, ma ci si deve invece recare presso uno sportello bancario, postale o della Banca d’Italia per farla esaminare. Gli addetti, ricevuta la banconota sospetta, avranno l’obbligo di ritirarla e trasmetterla al Centro nazionale di analisi delle banconote sospette di falsità presso la Banca d’Italia in Roma, previa redazione di un verbale, con rilascio di una copia all’esibitore della banconota.A quel punto, se il Centro di analisi della Banca d’Italia accertasse la legittimità della banconota, l’esibitore verrebbe rimborsato dell’intero importo, nel caso contrario nessun rimborso verrebbe eseguito.La diffusione
Nello scorso anno la Banca d’Italia ha riconosciuto false oltre 65.000 banconote in €, per la maggior parte in tagli da € 20,00 e da € 50,00, ritirandole dalla circolazione, ma questo non significa che il fenomeno della falsificazione sia cessato, tutt’altro, per cui può sempre capitare di ricevere banconote false da altre persone e magari spenderle in buona fede in un momento successivo. Se ciò dovesse accadere, senza che sussista quindi alcuna intenzionalità da parte nostra, il reato non sussisterebbe ma questa circostanza dovrà probabilmente essere provata nel corso di un processo, a seguito della denuncia ricevuta.
Il consiglio, ad ogni modo, è quello di evitare sempre di farsi prendere dalla tentazione di disfarsi di una banconota della quale ci siamo resi conto della falsità solo dopo averla inconsapevolmente ricevuta, spendendola. In tal caso si rischierebbe una condanna alla reclusione o alla multa.
Come riconoscere le banconote?A monte di tutto, secondo Bankitalia, il modo migliore per proteggersi dalle falsificazioni e per evitare la perdita di denaro che deriva dall’aver accettato una banconota falsa, è conoscere bene quali sono caratteristiche di sicurezza presenti sulle banconote.Nell’esempio che segue (Fonte: Banca d’Italia) vengono riportate le caratteristiche di sicurezza presenti su una banconota da € 100,00 e le azioni da svolgere per effettuare il controllo per verificarne l’autenticità.