Bonus assunzioni donne: cosa cambia dal 1° settembre

2 Agosto 2024
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Con il decreto Coesione è stato varato un nuovo sgravio contributivo per l'assunzione di donne svantaggiate che andrà ad aggiungersi al vecchio esonero strutturale della legge Fornero.

Più nello specifico, il Decreto-legge Coesione si riferisce alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° settembre 2024 alla fine del 2025, a favore di donne senza un impego retribuito con regolarità da almeno 24 mesi, (oppure 6 mesi se si tratta di soggetti residenti nella ZES unica), oppure impiegate in settori dichiarati a tasso di disparità occupazionale di genere superiore al 25%.
L’incentivo spetta per un massimo di 24 mesi e corrisponde al 100% della contribuzione entro un limite mensile di 650 euro.

Invece, la Legge Fornero può essere applicata per le assunzioni a termine di donne svantaggiate, ottenendo un’agevolazione per un massimo di 18 mesi e per un importo pari al 50% della contribuzione datoriale. Nello specifico, lo sgravio si applica per le assunzioni di:

  • disoccupate da oltre sei mesi in settori e professioni ad alto tasso di disparità di genere;
  • disoccupate da oltre sei mesi residenti in aree svantaggiate;
  • disoccupate da almeno 24 mesi.

Nel caso di assunzioni di donne giovanissime invece bisognerà prendere in considerazione anche l’esistenza del bonus giovani sotto i 35 anni, rivolto a ragazzi e ragazze assunti fino a dicembre 2025 che non hanno mai avuto contratti di lavoro a tempo indeterminato. Per loro è previsto uno sgravio contributivo fino a 500 euro mensili per 24 mesi, estendibile fino a 650 euro in specifiche regioni meridionali.

Fonte: Redazione ALDEPI

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