Con il Messaggio INPS n. 1185 del 7 aprile 2025, viene attivata la piena operatività delle prestazioni integrative offerte dal Fondo di solidarietà bilaterale per la filiera delle telecomunicazioni, istituito con decreto del Ministero del Lavoro del 4 agosto 2023.
Cosa prevede il Fondo
Il Fondo è rivolto a tutte le imprese del settore delle telecomunicazioni che rientrano nell’ambito di applicazione individuato dal decreto istitutivo. Le prestazioni integrative sono pensate per rafforzare il sostegno al reddito dei lavoratori in costanza di rapporto di lavoro o in uscita, e comprendono:
Le prestazioni integrative per CIGS, CIGO e AIS
Le aziende possono accedere a integrazioni in termini di importi, che permettono di garantire un trattamento complessivo pari all’80% della retribuzione prevista dai contratti collettivi. Tali integrazioni sono compatibili solo con provvedimenti autorizzativi emessi dopo la nomina del Comitato amministratore del Fondo (14 febbraio 2024) e relativi a periodi decorrenti dal 1° gennaio 2024.
Il finanziamento delle misure avviene tramite una contribuzione ordinaria mensile e un contributo addizionale pari all’1,5% delle retribuzioni perse.
Come fare domanda
La richiesta deve essere presentata telematicamente tramite la piattaforma OMNIA-IS, entro 60 giorni dal termine del periodo autorizzato per la prestazione principale o dalla notifica del relativo provvedimento.
Durante i primi tre anni di operatività del Fondo (fino al 31 dicembre 2026), è prevista una neutralizzazione del tetto aziendale, per agevolare l’accesso alle misure integrative.
Sono previste istruzioni dettagliate per la compilazione e la trasmissione dei dati, anche tramite flusso Uniemens, inclusi i codici causali per i conguagli e i contributi addizionali.
A chi è rivolta la misura
Le prestazioni sono riservate ai lavoratori dipendenti delle imprese del comparto TLC che abbiano già ottenuto l'autorizzazione alla misura principale (CIGO, CIGS o AIS). Il pagamento dell’integrazione avviene secondo le stesse modalità della misura principale.
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Fonte: Redazione TUTELA PREVIDENZIALE
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