Infortuni sul lavoro notturno: rischio ridotto ma aumento della mortalità nei trasporti

14 Ottobre 2024
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Uno studio approfondito realizzato dalla Consulenza Statistico Attuariale dell'INAIL analizza l'incidenza degli infortuni sul lavoro in orario notturno, rivelando dati significativi per il quinquennio 2018-2022. I risultati mostrano che, sebbene il numero complessivo di infortuni notturni sia inferiore rispetto a quelli diurni, i casi di mortalità presentano un’incidenza decisamente più alta, in particolare nei casi che coinvolgono mezzi di trasporto.

Dati generali sugli infortuni notturni

Nel 2022, gli infortuni notturni rappresentavano circa il 2,8% del totale degli infortuni sul lavoro denunciati all’INAIL, con un incremento rispetto al 2021. Tra il 2018 e il 2022, il numero complessivo di infortuni notturni ha subito un calo nei primi anni della pandemia, con un successivo aumento nel 2022, per un totale di 18.054 incidenti. Tuttavia, è importante notare che la percentuale di infortuni notturni è rimasta relativamente stabile nel tempo.

Gli infortuni mortali, invece, hanno mostrato un andamento altalenante. Il 2022 ha visto un aumento significativo dei decessi, con 96 casi mortali (pari al 7,7% del totale degli incidenti), un dato che riflette un aumento del 14,3% rispetto al 2018 .

Rischio maggiore nel trasporto notturno

Il rischio di mortalità è particolarmente elevato nei casi in cui sia coinvolto un mezzo di trasporto. Nel quinquennio analizzato, gli infortuni notturni con un mezzo di trasporto rappresentavano il 21% di tutte le denunce e ben il 60% dei casi mortali. Questo dato è in netto contrasto con la media generale degli incidenti sul lavoro (diurni e notturni), dove la percentuale di infortuni mortali causati dal trasporto si attesta al 36% .

Settori più colpiti

Il lavoro notturno è ampiamente diffuso in settori come la sanità, i trasporti, la vigilanza e i servizi di assistenza, ma anche nell’industria e nelle attività a ciclo continuo, dove i macchinari non possono essere fermati per ragioni economiche. Anche se il numero di infortuni è generalmente più basso in questi settori rispetto a quelli diurni, i rischi legati alla stanchezza e alla perdita di concentrazione sono rilevanti, in particolare nelle attività che richiedono alta vigilanza come il trasporto e la guida .

Conclusioni

Lo studio conferma che, pur avendo una minore incidenza complessiva, gli infortuni notturni comportano rischi particolarmente elevati in specifici settori, con un numero di decessi significativamente più alto rispetto a quelli diurni. Il rischio maggiore è associato all’uso di mezzi di trasporto, evidenziando la necessità di rafforzare le misure di prevenzione per i lavoratori impiegati in turni notturni, soprattutto nel settore della logistica e dei trasporti .

L'attenzione continua su questo tema è fondamentale per migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori notturni e ridurre il numero di incidenti gravi e mortali.

Fonte: Redazione TUTELA PREVIDENZIALE

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