La legge di bilancio per contrastare gli effetti del caro vita riconoscerà agli oltre 5 milioni di pensioni che non arrivano a 525 euro mensili una maggiorazione straordinaria dell'1,5% per l'anno 2023 e del 2,7% per l'anno 2024 in aggiunta all'ordinaria rivalutazione annuale (già fissata al 7,3% per il 2023).
L'aumento verrà erogato per ciascuna delle annualità e calcolato sempre rispetto alla pensione mensile determinata al 31 dicembre 2022 in misura pari a 1,5% per l'anno 2023 e di 2,7% per l'anno 2024.
Per capire meglio il meccanismo è bene prendere in considerazione il trattamento mensile lordo della pensione al mese di settembre 2022. Tra ottobre e novembre 2022, infatti, l’Inps ha attribuito a tutte le pensioni di importo inferiore a 2.692€ mensili un anticipo del 2% della rivalutazione che scatterà il 1° gennaio 2023 (+7,3%) oltre al conguaglio della perequazione del 2022 (+0,2%).
Il trattamento minimo provvisorio nel 2022 sino a settembre 2022 era pari a 524,35€ al mese. Ciò perché si è applicato un tasso di rivalutazione provvisorio nel 2022 pari all’1,7%. Ad ottobre 2022 la pensione è salita a 534,83€ al mese grazie all’anticipo del 2% della rivalutazione. A novembre si è avuto un altro aumento di circa un euro per l’anticipo del conguaglio dello 0,2% sulla rivalutazione del 2022 (il tasso di inflazione definitivo nel 2021 è risultato pari all’1,9% anziché l’1,7%). Di conseguenza il trattamento minimo Inps nel 2022 viene fissato in misura pari a 525,38€. Su questa cifra si applicano gli aumenti previsti dalla legge di bilancio 2023.
Gli aumenti dal 2023
In particolare, due le operazioni da effettuare. La prima è il calcolo della rivalutazione ordinaria del 7,3% che porta il trattamento minimo Inps (provvisorio) dal 1° gennaio 2023 a 563,73€. La seconda è il calcolo della maggiorazione temporanea in misura pari all’1,5% che porterà in dote un ulteriore aumento di 7,88€. Complessivamente i pensionati minimi riceveranno un importo dal 1° gennaio 2023 pari a 571,61€ al mese con un aumento di ben 47,27€ rispetto al settembre 2022 (615€ annui in più).
Si noti che gli aumenti straordinari non saranno disponibili sul cedolino della pensione di gennaio 2023 ma saranno conguagliati dall’Inps tra marzo ed aprile con gli arretrati.