Sgravio contributivo alle lavoratrici con figli

3 Gennaio 2024
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La legge di Bilancio 2024 (Legge 213 2023), pubblicata il 30 dicembre in Gazzetta Ufficiale, prevede un nuovo taglio del cuneo contributivo riservato alle lavoratrici madri: incentivo che intende favorire l'occupazione femminile e sostenere le famiglie.
I commi 180 e181 prevedono uno sgravio totale dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici, pari al 9,19% della retribuzione imponibile, sempre che siano assunte a tempo indeterminato e abbiano due o più figli.
In particolare, il comma 180 della Legge di Bilancio 213 2023 prevede, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026:

  • l’esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico
  • delle lavoratrici madri di 3 o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico
  • fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo,
  • nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.

Uno sgravio di pari importo ma in vigore solo per il 2024 è previsto per:

  • le lavoratrici madri di due figli (sempre con contratto a tempo indeterminato, ed esclusi i rapporti di lavoro domestico),
  • fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Si ricorda, inoltre, che le lavoratrici dipendenti con redditi sotto i 35mila euro già beneficiano del taglio del cuneo fiscale introdotto dal Governo Draghi nel 2021 e confermato dal Governo Meloni fino ad oggi. Quindi, le lavoratrici con retribuzioni lorde fino a 35mila euro, che già beneficiano del taglio del cuneo contributivo (del 7% fino a 25mila euro di paga lorda o del 6% fra 25mila e 35mila euro) si vedranno confermare il taglio attuale – come previsto dalla manovra per il 2024 – e , se madri di due o più figli in aggiunta, avranno un ulteriore sconto sui contributi a loro carico, di due o tre punti percentuali. Invece, le lavoratrici con retribuzioni superiori a 35mila euro all’anno, invece, che finora non hanno avuto accesso all’esonero contributivo generalizzato, e se hanno due o più figli e sono assunte stabilmente, accederanno direttamente da gennaio allo sconto del 9,19 per cento (per 1 anno se hanno due figli, per 3 anni se hanno almeno tre figli).

Fonte: Redazione ALDEPI

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